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di Sara Capurso (da www.italiachecambia.org)

Un gruppo di ragazze e ragazzi ha deciso di vivere insieme a Rimini avviando un progetto di vita comunitario basato sulla condivisione, la vicinanza con la natura, la responsabilità e la conoscenza di se stessi e degli altri. L’obiettivo è quello di creare un nuovo modello sociale basato sulla possibilità di crescita insieme agli altri.

Assamil ovvero “Albero casa” è il nome con cui si identificano otto ragazzi, tra i venti e i trent’anni che vivono a Rimini in una comunità urbana. Per saperne di più ho parlato con Denise che mi ha raccontato come cinque anni fa è nata questa esigenza di condivisione di idee, spazi ed esperienze.

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(da www.cuneo24.it)

Si cercano giovani inquilini nell’ex casello ferroviario per sperimentare modalità abitative basate sulla condivisione e sulla partecipazione attiva.

Martedì 2 aprile con una conferenza stampa all’ex casello ferroviario, in via Savigliano 30, la Caritas Diocesana ha lanciato il nuovo progetto di Cohousing sociale. La “Casetta”, come è stata ribattezzata la struttura e come si chiama il progetto stesso, nasce dalla volontà della Caritas saluzzese di proporre un esperimento di coabitazione solidale tra giovani tra i 20 e i 35 anni, per promuovere la cultura del dono e della carità.

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di Laura Solieri (da www.vita.it)

Esce dalla sperimentazione l’innovativo servizio di assistenza nato nella città emiliana nel 2016 con il coordinamento del Csv e il sostegno del comune. Un modello di welfare partecipato a gestione familiare dai grandi risultati economici e sociali.

A Modena, in un alloggio messo a disposizione da Unicapi in via Tignale del Garda, è stata inaugurata Ca’ Nostra 2, progetto di coabitazione tra anziani non autosufficienti con demenze o deficit cognitivi e assistenti familiari, sostenuto dall’assessorato al Welfare del Comune con il coordinamento del Centro di servizio per il volontariato di Modena, nato da un’idea dell’associazione G.P. Vecchi.

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Una quindicina di persone, provenienti da varie parti della Toscana (e non solo), hanno partecipato sabato scorso all’incontro pubblico organizzato dalla cooperativa “Casa degli Alberi” direttamente sul terreno sul quale sorgerà il cohousing. L’iniziativa è stata pensata e voluta dalle famiglie della cooperativa per rispondere concretamente almeno ad una parte delle varie persone che nelle ultime settimane ci hanno scritto o contattato telefonicamente manifestando interesse verso il Progetto Cohousing Pontedera.

Infatti, dopo l’approvazione del nostro Piano di Recupero da parte del Comune di Pontedera ed il percorso di co-progettazione con lo Studio Legolab, in questa fase le energie dei soci sono assorbite principalmente dall’intenso e impegnativo lavoro di definizione degli ultimi aspetti progettuali, con l’obiettivo di arrivare prima possibile all’apertura dei cantieri.

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di Anna Zinola (da www.manageritalia.it)

Si stanno diffondendo soluzioni abitative che comportano la condivisione di una parte più o meno ampia degli spazi.

In Italia si stanno diffondendo – seppur lentamente – solo ora mentre nei paesi del Nord Europa sono un fenomeno consolidato. Parliamo dei progetti di cohousing, vale a dire le soluzioni abitative che comportano la condivisione di una parte più o meno ampia degli spazi. Di fatto ne esistono varie forme: si va dalla condivisione di alcune aree (per esempio la lavanderia, la palestra o la sala hobby) a quella della quasi totalità degli ambienti, compresa la cucina e la sala da pranzo.

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Sabato 16 febbraio, presso il Centro Poliedro a Pontedera, si è svolto il 4° incontro di co-progettazione con i professionisti dello Studio Legolab di Fucecchio.

Se nelle occasioni precedenti (il 29/09/18, il 27/10/18 ed il 17/11/18) il lavoro del gruppo si era incentrato sull’emersione dei bisogni e delle aspettative delle varie famiglie partecipanti e sulla conseguente progettazione delle abitazioni e degli spazi comuni previsti nel Progetto Cohousing Pontedera, in questo incontro, sulla base dei primi preventivi pervenuti da varie aziende edilizie del territorio, sono stati presentati alcuni conteggi parziali sui costi delle abitazioni e per la realizzazione della sala polifunzionale prevista nel progetto.

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di Redazione Il Cambiamento (da www.ilcambiamento.it)

Approda in Italia, nel prossimo mese di luglio, la Conferenza Europea degli Ecovillaggi (GEN eu) per il 2019. L’appuntamento è alla Comune di Bagnaia, comunità attiva da tempo in Toscana.

L’edizione del 2019 della Conferenza Europea degli ecovillaggi (GEN eu) si terrà in Italia e per la precisione alla Comune di Bagnaia, comunità da tempo attiva in Toscana. Si tratta del raduno annuale aperto a chi vive in ecovillaggio, a chi sogna di viverci e anche a chi sente affinità con il movimento e per il ritrovo i partecipanti provengono da tutta Europa e da tutto il mondo.

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di Rosalba Carbutti (da www.quotidiano.net)

La scrittrice: basta con gli stereotipi, gli over hanno voglia di divertirsi.

«La vecchiaia non è più l’anticamera della morte. È piuttosto un terzo tempo, la terza parte della vita». Parola di Lidia Ravera, 67 anni, giornalista e scrittrice, che sul tema degli ‘over’ ha creato una trilogia di successo per Bompiani: Piangi pure, Gli scaduti e, appunto, Terzo Tempo.

Il cohousing si sta sempre più diffondendo tra gli anziani. Crede sia un modello vincente?

«Direi un’alternativa obbligata. Gli anziani non sono più quelli di una volta: a 65-70 anni si ha ancora una lunga aspettativa di vita. Le categorie del passato basate sulle fasce d’età vecchiaia-gioventù non esistono più…».

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di BolognaToday (da www.bolognatoday.it)

Tra i criteri di priorità individuati dal bando, saranno tenuti in considerazione in particolare quei progetti in grado di proporre contenuti di novità e sperimentazione come il cohousing, appartamenti privati con spazi e servizi comuni per favorire la socializzazione e la cooperazione tra vicini.

La Regione Emilia-Romagna ha lanciato un programma sperimentale per aiutare giovani, coppie, single, famiglie con redditi medio-bassi che non hanno i requisiti per ottenere una casa popolare ma non sono in grado di acquistare o affittare a prezzi di mercato. È quello lanciato nell’ambito delle politiche abitative e sostenuto con un investimento di 5 milioni di euro.

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